Stats Tweet

Polanski, Roman.

Pseudonimo di Roman Liebling. Regista e attore cinematografico polacco. Nato in Francia in una famiglia di emigranti polacchi, a causa del crescente antisemitismo che incombeva nel Paese, nel 1937 si trasferì a Cracovia. Durante la seconda guerra mondiale fu rinchiuso con i suoi genitori nel ghetto di Varsavia, da cui il giovane Roman riuscì a scappare rifugiandosi presso una famiglia cattolica. La madre fu invece deportata ad Auschwitz, dove più tardi sarebbe morta. Concluso il conflitto, forse per scordare le terribili esperienze vissute, Roman si iscrisse alla Scuola statale di teatro e cinema di Lodz, presso la quale si diplomò nel 1959. Dopo un esordio come attore in parti secondarie con il regista Andrzej Waida, diresse alcuni cortometraggi (tra cui Rover, 1955; Due uomini e un armadio, 1958; Quando cadono gli angeli, 1959), nei quali già emergono il suo humour nero e la sua passione per il lato oscuro delle relazioni umane. Nel 1962 esordì con il lungometraggio Il coltello nell'acqua, che ottenne il premio della critica al Festival di Venezia. Trasferitosi per breve tempo in Francia, incontrò lo sceneggiatore Gérard Brach, con il quale scrisse molti dei suoi film successivi, tra cui: Le più belle truffe del mondo (1963); Repulsion (1965), premiato con l'Orso d'Argento al Festival di Berlino; Cul-de-sac (1966), che vinse l'Orso d'Oro al Festival di Berlino; Per favore, non mordermi sul collo (1967). Stabilitosi dal 1963 in Gran Bretagna, nel 1968 si spostò a Hollywood, dove realizzò il suo primo film a stelle e strisce dal titolo Rosemary's baby (1968), magistrale intreccio tra psicosi e realtà, che gli valse il Golden Globe. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti, P. fu colpito da una terribile tragedia: la sua seconda moglie Sharon Tate, incinta di otto mesi, venne assassinata nella sua villa di Los Angeles da alcuni membri di una setta satanica. Sconvolto, Roman si trasferì di nuovo in Francia e nel 1971 iniziò a girare Macbeth, trascrizione dell'omonimo dramma shakespeariano. Dal 1973 riprese a dirigere film sia in Europa sia a Hollywood: lo scanzonato Che? (1973); il poliziesco Chinatown (1974), rivisitazione del genere noir, che vinse il Golden Globe; L'inquilino del terzo piano (1976). Nel 1978, dopo aver confessato di aver abusato di una tredicenne sotto gli effetti di droghe, fuggì in Francia e da quel momento visse tra Francia e Polonia. Considerato tra i maggiori cineasti contemporanei, realizzò successivamente pellicole connotate da atmosfere angoscianti, zeppe di incubi e nevrosi. Tra le più significative, citiamo: Tess (1979), nuovo capolavoro che ottenne il César per il miglior film e per il miglior regista e tre Oscar (fotografia, scenografia e costumi); il thriller Frantic (1988), sul cui set incontrò Emmanuele Seigner, che l'anno successivo diventò sua moglie; Luna di fiele (1992), spietata analisi della coppia in chiave sado-masochistica; La morte e la fanciulla (1994), film dominato dall'inquietante nesso tra amore, odio e sesso, tratto dall'omonima pièce teatrale del cileno Ariel Dorfman; La nona porta (1999), storia di un'investigazione impregnata di soprannaturale; Il pianista (2002), pellicole che narra le vicende di un uomo sopravvissuto, come il regista, ai massacri dei campi di concentramento e che fu premiata con la Palma d'Oro al Festival di Cannes, l'Oscar, il César, il David e il Nastro d'Argento per la miglior regia; Oliver Twist (2005), tratto dall'omonimo romanzo di Charles Dickens. Al Festival di Venezia del 1993 fu insignito del Leone d'Oro alla carriera (n. Parigi 1933).